Individuati da polizia e carabinieri i presunti complici del romeno già in carcere per il furto di una catenina d’oro e la successiva estorsione a don Franco Bucarini, il sacerdote perugino che si era poi suicidato.
Si tratta di un connazionale dello straniero, ora latitante, e di Andrea Marini, un perugino di 33 anni che e’ stato arrestato.
L’operazione è stata condotta dalla squadra mobile della questura e dall’aliquota carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della procura della Repubblica.
Il parroco della chiesa di Capocavallo aveva denunciato Ion Ciurar, romeno ventiduenne per averlo raggirato accusandolo di avere avuto con lui un approccio sessuale e pretendendo, via sms, 4 mila euro in cambio del suo silenzio. Riuscendo anche a sottrargli una catenina d’oro con crocifisso. Lo straniero era stato quindi fermato e – ricostruiscono gli investigatori – in concomitanza con l’udienza di convalida il sacerdote si era ucciso.
Dalle indagini e’ pero’ emerso che Ciurar nella sua attività estorsiva ai danni del religioso aveva due complici che lo avevano accompagnato a casa di don Bucarini quando ci fu l’incontro e, dopo il furto della collanina, ne hanno condiviso il provento.
Polizia e carabinieri ritengono che Marini e il romeno ricercato siano stati parte attiva sia nella fase dell’ideazione, sia in quella esecutiva dei reati. L’ipotesi e’ che il sodalizio criminale abbia preso di mira il sacerdote conoscendone la disponibilità economica e di preziosi.
Dagli accertamenti sono pero’ emessi contrasti nella suddivisione del ricavato della vendita della collanina.
A carico di Marini e del romeno, il gip di Perugia ha disposto la custodia cautelare in carcere. Il perugino e’ stato quindi arrestato mentre lo straniero risultata essersi rifugiato in Romania e per lui saranno avviate le procedure per un provvedimento di cattura internazionale, ai fini della successiva estradizione. (ANSA).
Sacerdote suicida a Capocavallo, individuati i complici del ricatto
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