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giovedì 21 Novembre 2024
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Conti in tasca al Corciano Festival, Merli: “Costa troppo”, Betti: “Falso, l’abbiamo dimezzato”

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CorcianoFestival_ConcertoDiChiusura8410Il Corciano Festival costa troppo. Anzi no. È aperta polemica fra minoranza e maggioranza in consiglio comunale sulla più grande manifestazione culturale corcianese, che quest’anno ha compiuto 50 anni.
A scagliare la prima pietra è stato il capogruppo di Forza Italia Luca Merli prima in consiglio comunale e poi sulle colonne di CorcianoNote, giornale gestito dal comune. La notizia è rimbalzata sulla Nazione Umbria e da lì il putiferio. Ed ora noi di Corcianonline cerchiamo di affrontare la delicata questione dando come sempre la voce a tutti i suoi protagonisti.

MERLI: 110 MILA EURO? TROPPI – “Siamo nell’epoca della spending review – spiega Merli – quel meccanismo di revisione della spesa, volta al contenimento dei costi della Pubblica Amministrazione. In questo difficile scenario dove, quotidianamente si tenta di contenere ogni capitolo di spesa, anche quest’anno si è svolto il Corciano Festival. Ho presentato un’interrogazione per conoscere l’esatta spesa sostenuta dal Comune di Corciano per lo svolgimento della suddetta manifestazione e l’Assessore Pierotti – aggiunge il consigliere – mi ha riferito un elenco dettagliato delle spese sostenute dal Comune per il Corciano Festival: circa 110.000 euro di costi diretti e non so quanti altri di costi indiretti”.
Per Merli la manifestazione ha quindi bisogno di essere rivista. “A mio avviso il Corciano Festival – spiega il capogruppo azzurro – necessita di una revisione del programma, troppo lungo e costoso. Di fatto la parte storica del programma attira moltissimi visitatori ed anche i singoli eventi artistici riscuotono un buon successo ma non generano un interesse verso la città e le sue punte di diamante. Pochissimi visitatori nel centro storico, nelle splendide chiese, ali’Antiquarium ed ai musei e attrattiva turistica inesistente. “Una spesa cosi importate deve generare risultati importanti per Corciano. “Meglio contenere la durata della manifestazione in meno giorni – propone Merli – concentrando tutto sulla parte Storica e mostre più brevi. Otterremo lo stesso indice di interesse, ma ad un costo sicuramente con uno zero in meno”.

BETTI: COSTI DIMEZZATI – Raggiunto al telefono il sindaco Cristian Betti ribadisce l’attenzione dell’attuale amministrazione al contenimento dei costi. “Abbiamo pressoché dimezzato – spiega Betti – l’intervento comunale sul Festival di Corciano rispetto all’edizione precedente, e questo è un dato. Dal prossimo anno ci sarà una ulteriore razionalizzazione – aggiunge Betti – e non perché ce lo chiede l’opposizione ma perché è una necessità soprattutto alla luce dell’ulteriore riduzione delle entrate del comune dovute all’ultima legge di stabilità, circa 1 milione e 100 mila euro in tutto: 400 mila di tagli diretti e 700 mila sul mancato rimborso dell’imu. Per risolvere i problemi – aggiunge Betti – comunque non basta tagliare il Corciano Festival, che insieme al Premio Nazionale di Poesia ci porta su stampa nazionale. La cultura è solo uno dei capitoli di spesa che stiamo razionalizzando. Della revisione dei costi la nostra amministrazione sta facendo la sua bandiera: avevamo annunciato nel programma elettorale che avremmo chiuso l’istituzione Corciano Domani e lo abbiamo fatto subito dopo il nostro insediamento. La razionalizzazione quindi procede in ogni campo e non toccherà solo il Corciano Festival, anche se prevediamo che questa manifestazione – conclude il sindaco – per necessità subirà una ottimizzazione nei tempi e nel programma, oltre che nei costi”.

PIEROTTI: OBIETTIVO FIORE ALL’OCCHIELLO – L’assessore alla cultura Lorenzo Pierotti entra invece nel merito dei rilievi avanzati dal capogruppo di Forza Italia. “Ai consigli del consigliere Merli che lancia la proposta di concentrare tutto sulle rievocazioni storiche – evidenzia – rispondo spiegando che il Corciano Festival, che quest’anno ha compiuto mezzo secolo, è diventato fiore all’occhiello a livello nazionale per le sue produzioni culturali uniche, in ambito artistico, per lo più pittura e scultura, teatrale e musicale. Le rievocazioni storiche, che da anni ammiro come se fosse la prima volta, non sono l’anima del Festival ma vennero inserite dopo qualche anno a corredo della manifestazione. Corciano – ribadisce Pierotti – è un Comune che gode di grande ammirazione in Umbria e non solo. Fuori regione in particolare è il Festival che ha contribuito in maniera fondamentale a dare a Corciano il titolo di ‘Uno dei borghi più belli d’Italia’”.

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