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martedì 16 Luglio 2024
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Umbria Creativa, di Hub Corciano due app protagoniste

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Hub Corciano a Umbria CreativaLe app ‘corcianesi’ sbancano Umbria Creativa: delle oltre 30 start up ed imprese protagoniste di ‘Umbria Creativa’, la sezione dedicata all’innovazione proposta nell’ambito di IMMaginario Festival 2014 e curata da Sviluppumbria, 3 appartengono ad Hub Corciano, lo spazio coworking inaugurato ai primi del 2014, tassello fondamentale dell’incubatore diffuso Corciano Factory. Si tratta in particolare di ‘BESTAY’, app che personalizza itinerari e valorizza luoghi, e ‘Parcheggia.Mi’, che offre possibilità business anche a privati. Sia ‘Bestay’ che ‘Parcheggia.mi’, che peraltro ha già trovato l’interesse di un potenziale investitore, mettono la tecnologia a servizio di esigenze concrete, la valorizzazione turistica specialmente di luoghi ed eventi meno usuali e la razionalizzazione del tempo, facendo leva sulla tendenza alla personalizzazione dell’offerta.
“Nella presentazione dei 30 progetti creativi scelti tra una rosa di 51 – spiega Marco Pauselli, presidente della cooperativa deputata all’organizzazione di Hub Corciano – sono stati esposti 10 casi imprenditoriali concreti e 20 idee in fase di avvio strutturazione. Ebbene, nel primo gruppo è rientrato Hub Corciano rappresentativo di un nuovo modello di sviluppo socio-economico, fondato sul rapporto pubblico-privato e capace di creare un ambiente favorevole alla circolazione delle buone idee. Non a caso – ha ribadito – due start up, nate all’interno del nostro coworking, sono state selezionate a far parte del secondo gruppo. Si tratta di BT Quadro, iscritta nella sezione speciale del registro imprese, ideatrice di ‘Bestay’, una piattaforma con cui fornire al turista gli strumenti per conoscere, scegliere e costruire percorsi esperienziali e Brantabee, operante nello sviluppo di servizi innovativi, autrice di ‘Parcheggia.Mi’, un sistema per mettere in connessione i posti di parcheggio non utilizzati con gli automobilisti che li cercano”.

BESTAY – Personalizzare, valorizzare e creare business aggiuntivo. Sono alcuni degli obiettivi di Bestay (acronimo di Best Stay), la piattaforma sviluppata dalla start up innovativa BT Quadro, per fornire al turista giunto su un territorio gli strumenti per conoscere e personalizzare la permanenza in base ai propri gusti e passioni. “Bestay – spiega Massimo Mearini, fondatore di BT Quadro, Consulente di Direzione e parte integrante di Hub Corciano – non fa perdere al turista il meglio di ciò che gli interessa, consente a quanti vogliono promozionarsi, pensiamo a Pro Loco, piccoli Musei, aziende di cachemire, di cioccolato o cantine, di farlo gratuitamente e dà valore aggiunto all’attività dell’albergatore”. In sostanza la BT Quadro che per vocazione vuole portare innovazione nel settore del turismo analizzando esigenze e dando soluzioni tecnologiche, con ‘Bestay’ ha realizzato un aggregatore d’offerta utile a piccole realtà locali e viaggiatori curiosi che appena giunti in loco possono abbinare alle visite tradizionali l’esperienza di tour guidati, degustazioni, itinerari naturalistici, eventi culturali ma anche di prodotti di qualità. “Offerte esistenti – aggiunge Mearini – che acquisiscono una platea di potenziali utenti più ampia. L’App nasce dalle esperienze fatte viaggiando e dalla valutazione che all’estero anche le mete fuori dai circuiti abituali sanno esprimere le proprie potenzialità. L’Umbria ha molto da offrire ma deve trovare nuovi linguaggi e modalità per proporsi. Esistono tanti portali turistici – aggiunge – ma nessuno aggregante le piccole realtà”. Bestay mette a disposizione un portale web, un’applicazione per smartphone, Totem informativi sul territorio, TV Hotel e sensori di prossimità. Il portale e l’App mettono in mostra le offerte, mentre i Totem e le TV hotel forniscono informazioni sul ventaglio di attività prenotabili tramite App o portale in tempo reale. “L’innovazione di Bestay – spiega l’ideatore – è la digitalizzazione dell’offerta turistica e commerciale locale, disponibile anche in multilingua. Gli albergatori interessati ad aumentare la permanenza nelle proprie strutture possono disporre di una ‘bacheca elettronica’ che si traduce in un introito percentuale sulle prenotazioni”. Ogni offerta può essere caricata gratuitamente sul portale, il turista sceglie l’attività di interesse, prenota, paga e, se lo fa tramite la struttura ricettiva che lo ospita, una commissione viene riconosciuta all’albergatore. Non andiamo a rompere le scatole sulle prenotazioni effettuate – conclude – lavoriamo dal giorno dell’arrivo”. Entro il 2015 previsto lo sviluppo del Portale e dell’App e il posizionamento dei primi totem a partire dal Lago Trasimeno

Parcheggia.Mi – Sono 37 milioni le vetture circolanti in Italia per un giro d’affari relativo ai parcheggi stimato in oltre 7 miliardi di euro. Questo il segmento dal quale è partita la riflessione dell’azienda umbra Brantabee, operante nell’ambito dell’Industrial Design, per approdare nello sviluppo dell’App ‘Parcheggia.Me’. Fondata nel 2008 da Massimo Mearini ed attualmente incubata nel Coworking Hub Corciano, Brantabee ha predisposto e presentato ad Umbria Creativa, nell’ambito di IMMaginario Festival, un sistema di ricerca e messa a disposizione di spazi-parcheggio. “L’elemento innovativo non è tanto tecnologico – spiega Mearini – quanto legato alle possibilità di business pure per soggetti privati”. Il sistema funziona con sensori wireless collocati a terra, sotto i posti auto, in grado di rilevare se un parcheggio è libero o occupato e di interagire con una piattaforma web di gestione che attraverso l’App comunica con gli automobilisti e li guida allo spazio libero. Non solo nelle strutture al chiuso, fino all’esatta fila ed area disponibile, ma anche nelle zone blu o bianche all’aperto e lungo le strade. Scongiurata anche l’eventualità della multa se si sfora il tempo si sosta, in quanto sempre tramite App è possibile essere avvertiti e prolungare il tempo pagando la quota aggiuntiva. “E’ un modo intelligente per ridurre l’inquinamento atmosferico, risparmiando tempo e carburante – sottolinea Mearini – ma soprattutto un modo per stimolare i possessori di posti auto privati a condividerli, affittandoli”. E’ questo infatti l’aspetto in più caratterizzante ‘Parcheggia.Me’ e già colto da qualche investitore che ha manifestato interesse, ossia la possibilità di vendere o noleggiare l’infrastruttura immateriale a Comuni e società di gestione parcheggi ed al tempo stesso di proporre un modello sharing economy sul tipo di AirBnb, il portale dove s’incontra domanda ed offerta di alloggi privati. I possessori di garage e posti auto iscritti alla piattaforma potranno infatti affittarli anche giornalmente, durante la giornata lavorativa, mentre cioè si è al lavoro e magari altri sono in giro cercando un luogo dove sostare.

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