La Protezione civile dell’Umbria ha decretato lo stato di attenzione per le possibili criticità idrogeologiche derivanti dalle piogge previste sull’Umbria fino alle 14.00 di venerdì 7 novembre.
È quanto rende noto il Centro funzionale di monitoraggio meteo-idrologico della Regione Umbria.
Ulteriori informazioni sull’andamento della situazione sono reperibili nel sito del Centro funzionale della Regione Umbria all’indirizzo www.cfumbria.it.
Comunque non si registra alcun problema particolare finora in Umbria per la perturbazione che sta interessando gran parte dell’Italia: al momento non sono state rilevate criticità, con piogge nei
limiti previsti e vento che non causa particolari disagi. Regolare anche la circolazione sulle strade.
Il sistema della protezione civile è comunque allertato e pronto ad affrontare eventuali cambiamenti del meteo.
“Abbiamo ricevuto lo stato di allerta regionale – spiega Francesco Volpi della Protezione Civile di Corciano – e al momento la situazione anche da noi è sotto controllo, vediamo come si evolverà nelle prossime ore ma saremo pronti ad intervenire”.
CALDO ANOMALO – Intanto continua il caldo anomalo, con temperature fino a 6-7 gradi in più sopra la media in tutta Italia: dopo un ottobre tra i più caldi dell’ultimo secolo, anche i primi giorni di novembre confermano il rialzo della colonnina di mercurio che dovrebbe mantenersi almeno fino a metà mese.
“Ma se a ottobre l’afa è stata provocata dall’alta pressione che non consentiva passaggi di perturbazioni – spiega Bernardo Gozzini, climatologo e direttore del Consorzio Lamma-Cnr – in questi giorni a far aumentare le temperature è stata la formazione di una zona di bassa pressione sulle penisola iberica, che ha richiamato i venti di Scirocco dall’Africa, con il loro carico di umidità”.
Il loro passaggio sull’Italia è stato anche il responsabile delle piogge registrate tra ieri ed
oggi, con l’alluvione di Carrara. “Un evento estremo – sottolinea Gozzini – che conferma, assieme all’aumento anomalo delle temperature, la tendenza al cambiamento climatico ed al riscaldamento globale”.
Se il caldo durerà fino a novembre, conclude il climatologo, a dicembre dovremmo avere un mese normale per le temperature, mentre gennaio dovrebbe essere più freddo della media.(ANSA)