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martedì 5 Novembre 2024
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Operazione “MUKI”: in carcere il gruppo criminale che operava a Corciano

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carabinieri 112Dalle prime ore dell’alba i carabinieri della Compagnia di Perugia stanno eseguendo 11 misure cautelari in carcere nei confronti di un gruppo criminale composto da cittadini italiani e stranieri, originari della Romania e Tunisia, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati e ricettazione.Furti che avvenivano all’interno di esercizi commerciali presenti sulla provincia di Perugia, in particolare sul territorio del comune di Corciano. L’operazione è stata illustrata dal capitano Luca Vasaturo, comandante della compagnia di Perugia, e dal luogotenente Giovanni Cutuli, comandante della stazione di Corciano.

MOLTI FURTI NEL CORCIANESE  – Ai destinatari delle misure vengono anche contestati i reati di traffico di sostanze stupefacenti e di soldi falsi. I provvedimenti restrittivi sono stati emanati dal G.I.P. Dott. Alberto Avenoso sulla scorta dell’attività investigativa svolta dai militari della Stazione Carabinieri di Corciano e diretta dai P.M. Dott.ssa Gemma Miliani e Dott. Mario Formisano della Procura della Repubblica presso il tribunale di Perugia. L’indagine, effettuata sia in maniera tradizionale che tecnica, svolta durante il 2013 trae spunto a seguito di una serie di furti avvenuti presso alcuni bar, tabaccherie, concessionari, ditte private sin dalla fine del 2012 a tutto il 2013 nel comune di Corciano, Torgiano, Marsciano, Magione e Perugia consentendo di attribuire alla banda almeno una ventina di furti, che avvenivano nottetempo e con effrazioni. Arrestati anche altri soggetti che smistavano la refurtiva sul mercato.

MODUS OPERANDI – La banda rubava di tutto come carburante, gratta e vinci, stecche di sigarette, carrelli elevatori, slot machine, generi alimentari, capi di abbigliamento, autovetture, stufe, caldaie e sacchi di pellet, denaro contante.Tutti i furti commessi avevano il solito modus operandi che consisteva nel forzare le porte di ingresso e le reti di recinzione, utilizzando attrezzi da scasso, o come constatato in un episodio a Magione nel febbraio del 2013 ai danni di un supermercato, tentando di asportare la cassaforte presente all’interno e trascinandola dopo averla agganciata con un cavo ad un’autovettura.

LA GERARCHIA – Dalle indagini emerge nel complesso l’esistenza di una struttura organizzata e gerarchica composta principalmente da 5 soggetti (1 italiano e 4 stranieri), con il ruolo apicale di due soggetti in particolare , a cui si affiancavano altri tre che avevano il ruolo di pianificatori e realizzatori dei crimini.

TRAFFICO E SPACCIO DI DROGA A CORCIANO – La maggior parte dei destinatari delle misure si sono resi responsabili anche del reato di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti come Cocaina, Hashish e Marijuana. L’attività investigativa che ha monitorato il periodo compreso tra il 2011 e tutto il 2013 ha consentito di appurare anche un importante fenomeno di spaccio localizzato su Corciano e Perugia. Lo stupefacente veniva importato la maggioranza delle volte da Napoli. In particolare la cocaina veniva acquista al prezzo di 40 € /grammo e rivenduta a 100 €/grammo, diretta a circa 200 acquirenti della zona perugina. Dalle intercettazioni si evince l’uso di nomi in codice per descrivere lo stupefacente come “la pittura verde” per la marijuana, la “pittura scura” per l’Hashish, “bombolone” per indicare la “canna”, “formaggio per la pasta” e “mozzarella” per la cocaina.

SOLDI FALSI – Tra i destinatari della misura è presente un gruppo di italiani, di origine campana, che si sono resi responsabili anche del reato di detenzione e uso di monete contraffatte per un valore “apparente “ di 2.000€. In particolare le indagini hanno consentito di appurare, anche tramite dei sequestri, la detenzione di 24 banconote di € 20 e 33 da € 10 tutte recanti lo stesso numero seriale. Banconote che venivano spese presso le fiere paesane e nei centri commerciali della zona di Corciano e Perugia.

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