Nel suo ultimo romanzo, “ASSISI 2060”, Marco Rufini sceglie la città santuario come teatro di scenari di morte e distruzione, in un futuro non troppo lontano che sembra declinare inesorabilmente verso una conclusione apocalittica.
Il luogo, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, è troppo simbolico per essere stato scelto senza una precisa ragione. Sarà l’origine di un nuovo modo di vivere, ispirato all’eredità di pace e fratellanza offerta al mondo da San Francesco e lanciata, ancora una volta, dalla sua terra.
IL LIBRO – Edito da Minerva Edizioni Bologna 2014, ASSISI 2060 non a caso ha trovato il sostegno di “Perugia Capitale Europea della Cultura 2019 con i luoghi di Francesco di Assisi e dell’Umbria”.
Nel libro, lo scrittore intaglia la rinascita sulla distruzione e l’istinto di sopravvivenza sulla capacità di autolesionismo dell’uomo. Edifica la speranza sulle rovine della disperazione, e sceglie l’emblema architettonico dello spirito francescano per amplificare il messaggio, proiettandolo anche nel contesto dell’ambientazione.
Un romanzo strutturato su molteplici piani dunque, che rappresenta il giro di vite scelto dall’autore per raccontare la sua terra. Umbro di nascita e di ispirazione, Marco Rufini trova oggi nel gotico di fantascienza il nuovo genere narrativo per descrivere da un punto di vista inedito e originale il territorio di cui, nei suoi precedenti lavori, ha narrato storie, memorie e tradizioni culturali.
LO SCRITTORE – Marco Rufini è nato a Perugia il 29 giugno 1947 e vive a Capocavallo.
Avvocato specializzato in tecnica legislativa, per molti anni ha diretto i servizi giuridici della Regione Umbria. Si occupa anche di cinema ed è tra i fondatori dell’Umbria Film Festival di Montone.
Marco Rufini ha iniziato a scrivere narrativa dopo i quaranta anni e i suoi romanzi pubblicati sono Quasi Re, Minerva Edizioni (2013), AFA (2007), Braccio da Montone – Vita d’un capitano di ventura (2004) e Il lago (2003) per le Edizioni e/o di Roma. Con Editoriale Umbra: Sotto un cielo lontano (1997). Di questi libri hanno parlato e/o scritto fra gli altri Dacia Maraini, Filippo La Porta, Mariano Sinibaldi, Stefano Giovanardi, Arnaldo Colasanti, Sergio Pent, Maria Laterza, Alessandro D’Alatri, Giuseppe Piccioni, Barbara Palombelli, Piero Dorfles, Mogol, Alain Elkann, Gigi Marzullo.
LA TRAMA – Quando la gang dei vecchi gli uccide la moglie per derubarla della spesa, Franz Barbanera capisce che è tempo di sfollare da una Milano feroce e affamata. Con la famiglia migra verso l’Umbria, terra delle sue radici, dove ha acquistato il casolare del Subasio in cui il nonno era stato contadino.
Anno 2060, quindici anni dopo il Collasso Globale, Europa e Italia spaccate in due, nord contro sud. Nella Lunga Emergenza molti cercano di trovare il fondamento d’una nuova era, ma il pianeta è scosso da un’eccezionale turbolenza: guerre per l’acqua e l’energia, migrazioni a catena, metropoli morte e terrorismo dilagante. Tuttavia, in questo quadro apocalittico tornano ad attecchire identità e solidarietà.
Per Franz non è facile aiutare gli altri ad abituarsi alla vita nuova, fatta d’aria aperta e fatica, di terra, fuoco e acqua, un Cantico delle Creature. Quando le cose sembrano a buon punto, accade qualcosa d’oscuro e terrificante: nella notte dell’equinozio di primavera il casolare delle Cerque Grosse è colpito da un blackout totale, che azzera le fonti energetiche e il web, mentre minacciosi dischi volanti puntano su Assisi. Il figlio di Franz parte insieme a un amico per sapere che accade: non torneranno più. Così il settantenne falegname si ritrova con la nuora e due nipoti, oltre alla moglie e alla difficile figlia dell’ospite. Nessuna informazione può raggiungerli, ma presto scoprono che tutta la montagna è occupata da uomini armati nordafricani. Chi sono? Perché sono lì? Proprio in quel momento il Papa si trova ad Assisi con emissari delle storiche religioni mediterranee. Infatti la Chiesa cattolica, coerente con la propria vocazione al dialogo, vede di buon occhio l’Alleanza Mediterranea, che si contrappone alla Norten Koalition. Ma l’estremismo islamico, foraggiato da un potentissimo stato-ombra, è pronto a tutto per bloccare quella cooperazione.
Quando cavalieri neri cominciano a rastrellare il Subasio, come le SS ai tempi della Resistenza, non resta che abbandonare il casolare. Così inizia una lunga fuga fra boschi e foreste, in cui la capacità di sopravvivenza trova la più dura verifica.
Un’avventura a ritmo serrato, che ha sullo sfondo la fine dell’era petrolifera, intolleranza religiosa e fratellanza, la pace francescana. Vicende di personaggi semplici e reali che si succedono nella narrazione, con una delicata e aspra storia d’amore fra adolescenti provati dalla vita e in cerca di se stessi.