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martedì 16 Luglio 2024
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Grande debutto per “Sinfonia d’Autunno”, in replica al Cucinelli fino a sabato

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sinfonia d'autunnoPrima assoluta venerdì sera nel teatro costruito da Brunello Cucinelli nel suo ‘regno’ magico (del cachemire) nel Borgo di Solomeo (Perugia), di Sinfonia d’autunno, nuovo lavoro del regista Gabriele Lavia, tratto dalla sceneggiatura dell’omonimo film di Ingmar Bergman.

LA PRODUZIONE – Protagonista è Anna Maria Guarnieri, che debutta qui con la regia di Lavia. Da 60 anni sulle scene, la Guarnieri è un’affezionata dello Stabile umbro con cui ha fatto 12 produzionsinfonia guarnieri 1i.
Gli altri attori di questo dramma a quattro di Bergman, reinterpretato da Lavia, sono Valeria Milillo, Danilo Nigrelli e Silvia Salvatori. Scene di Alessandro Camera.
Grandi applausi alla fine dopo due ore di recita senza pausa. È seguito un rinfresco nella sala biblioteca dello splendido Borgo Solomeo in presenza del cast e dello stesso ‘re’ del cachemire, Brunello Cucinelli, presidente dei Teatri umbri.
Lo spettacolo, con repliche fino al 13, è prodotto dalla Fondazione Cucinelli e dal Teatro Stabile dell’Umbria. Dopo il 13 la compagnia farà una pausa di due mesi per riprendere con il debutto nazionale al Piccolo di Milano a fine novembre e proseguire poi alla Pergola a Firenze.
Per Lavia è una nuova prova con il geniale regista svedese, di cui aveva già portato in teatro Scene da un matrimonio.

sinfonia scenaLA TRAMA – La pièce è la rappresentazione, come di consueto in Bergman, di una situazione di dolore e senza via d’uscita della condizione umana.
Una madre, Charlotte (la Guarnieri) che da famosa pianista si è dedicata solo alla carriera sacrificando l’amore per le figlie: Eva, che le rinfaccia il suo fallimento di madre in un disperato processo-confessione, e Helena, paralitica finita su una sedia a rotelle, forse per colpa proprio della madre. In mezzo c’e’ Viktor, marito di Eva, che accetta razionalmente il baratro dello sconforto e dell’incomunicabilità rifugiandosi tutti i giorni nella stanza dei giochi del loro bambino morto a quattro anni in un incidente. Alla fine prevale la consapevolezza che ciascuno è solo nella sua impotenza e solitudine: “Rifacciamo le valigie”, dice Charlotte-Guarnieri preparandosi a un’ennesima fuga e ad abbandonare di nuovo la figlia Eva. “Questa storia di esclusioni – scrive Lavia nel programma – ruota attorno alla figura simbolica del pianoforte: è il demonio che tradisce tutti compresa lei”, la pianista Charlotte-Guarnieri.

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