Una serata per ricordare la storia del Corciano Festival, nato cinquant’anni fa con il nome di Agosto Corcianese.
È quella che si è svolta ieri nel borgo umbro dove è in corso in questi giorni la storica manifestazione.
Tra gli invitati all’appuntamento c’era anche Franco Venanti, celebre artista e uomo di cultura perugino, che fu l‘ideatore assieme al fratello Luciano della manifestazione estiva corcianese. Il Maestro si è infastidito dal modo in cui è stata gestito e presentato lo spettacolo e, dopo poco, ha lasciato il parterre.
Subito su Facebook si è innescata la polemica: vi riportiamo il botta e risposta del Maestro con il giornalista Michele Nucci de La Nazione, moderatore della serata:
IL POST DEL MAESTRO – “Questa sera all’Agosto Corcianese si ricordavano e ringraziavano le persone che avevano dato vita e portato avanti appunto l’Agosto Corcianese detto anche Corciano Festival. Essendone stato l’ideatore insieme a mio fratello Luciano e all’associazione Bonazzi con l’aiuto di Pagana e Gentili (libri e giornali dell’epoca testimoniano quanto asserisco) mi sarei aspettato che venisse ricordato.Invece tabula rasa anzi sul depliant veniva specificato che l’evento era stato realizzato da alcuni corcianesi. Questa sera sono stato invitato a sentire la storia distorta di questa bellissima ed entusiasmante impresa. Mi scuso pertanto per essermene andato prima della fine della serata ma mi restava assai indigesto sentire questa sequela di imprecisioni ed inesattezze. Avendo una certa età preferisco salvaguardare la mia salute ed evitare eccessive arrabbiature”. Franco Venanti
Subito molti utenti facebook hanno manifestato solidarietà al noto artista perugino e non si è fatta dunque attendere la risposta del giornalista che ha condotto la serata:
IL POST DI NUCCI – “Maestro Venanti, buongiorno. MI spiace contraddirla, ma lei e suo fratello ieri sera siete stati ampiamente citati e ricordati. Anzi aggiungo che è stato ripetuto che l’idea del primo concorso di pittura (1965) da cui è nato poi l’Agosto corcianese è stata sua, prima di tutto. Pensi che è stato raccontato persino quell’incontro nel suo atelier il 4 maggio 1965 tra Pagana, Gentili, suo fratello e lei, da cui scaturì l’dea. Con tanto di citazione del Circolo Bonazzi. Alla fine c’era persino una targa alla memoria di suo fratello Luciano e una per lei Maestro, come per gli altri fondatori. Spiace che lei se ne sia andato prima che la serata cominciasse, senza sentire nulla di quello che è stato raccontato. Con rinnovata stima e affetto”. Michele Nucci
