Made in Italy e qualità, Cucinelli aderisce alla fondazione Symbola

Il re del cashmere Brunello Cucinelli aderisce a Symbola. Della Fondazione per le qualità italiane presieduta da Ermete Realacci, che promuove il made in Italy e raccoglie eccellenze tricolori, entra a far parte, dunque, uno dei marchi italiani più noti, “emblema del saper fare nazionale – si legge sul sito della fondazione – apprezzato nel mondo grazie alla capacità unica di distillare bellezza e cultura nei propri prodotti”.
Un’impresa “che grazie all’ispirazione del suo fondatore ha fatto della qualità estrema – che si nutre di legami col territorio, di cura del capitale umano, di innovazione e valorizzazione delle tradizioni – la sua missione”.
Non solo la qualità dei prodotti, insomma: alle radici del sodalizio tra Brunello Cucinelli e Fondazione Symbola ci sono valori condivisi come “l’attenzione ai lavoratori e alla loro qualità della vita, la consapevolezza dei legami fortissimi tra l’impresa, il territorio, la comunità e i suoi saperi. E la determinazione dell’azienda nel restituire a quella comunità e a quel territorio parte dei benefici ricevuti: con il restauro di Solomeo, ad esempio, o la scuola dei mestieri avviata nello stesso borgo trecentesco, o il finanziamento del restauro dell’Arco etrusco di Perugia”.
Nel forum della Fondazione si incontrano imprese globali ed affermate come Cucinelli ed eccellenze emergenti e meno note, amministrazioni locali, organizzazioni non profit e associazioni di categoria. “Una rete, una capillare lobby per le qualità italiane – spiega il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci – che promuove un modello produttivo e un progetto di società in cui il mondo della produzione e la società si parlano e camminano insieme, dove il rispetto dell’ambiente e dei diritti sono fattori di competitività, dove la qualità della vita, la bellezza, la cultura sono materie prime inimitabili. E’, in definitiva, il dna del made in Italy. Quel made in Italy di cui Cucinelli è un campione indiscusso”.