“Ingenerose, poco eleganti e non veritiere”. Così Franco Baldelli, assessore al bilancio (innovazione tecnologica, servizi scolatici, personale le altre deleghe) commenta in un comunicato le valutazioni espresse in una nota a firma di Luca Merli (capogruppo FI) e sottoscritta da Maria Chiara Giraldo (capogruppo NCD) pubblicata su www.corcianonline.it (leggi qui).
Argomento del contendere, l’ipotesi di abolizione dell’IMU sulla seconda casa concessa ai familiari in linea retta, trattata e non accolta in sede di 2° commissione nell’ambito della discussione su tariffe e regolamento della IUC, l’imposta Imposta Unica Comunale che accorpa le precedenti Imu, ex Tia e Tarsu e Tares, in vista della seduta del Consiglio Comunale il 19 maggio prossimo (che verrà trasmessa in diretta streaming dal sito istituzionale).
NON FACILE REPERIRE 200 MILA EURO – “Il capogruppo Merli sa benissimo – prosegue Baldelli in un comunicato – che dalla discussione in commissione consiliare, alla quale hanno contribuito tutti i membri, espressione di forze politiche diverse, è uscito il comune intendimento di verificare la possibilità di recuperare margini, compatibilmente con i vincoli di bilancio, per accogliere la proposta a suo tempo avanzata dal centro destra (risalente, come dettagliato su Corcianonline, ad un OdG presentato a fine 2013 da Merli e Giraldo entrambi all’epoca nel gruppo del PDL ed approvato all’unanimità, con emendamento, dal Consiglio con la delibera n. 39 del 28.10.2013), il tutto nelle more del prossimo percorso di definizione ed approvazione del bilancio preventivo. Vorrei però ricordare al capogruppo di Forza Italia – spiega ancora Baldelli – convinto che per rendere efficace la delibera del 2013 sia facile recuperare coperture pari ai 200mila euro corrispondenti al gettito IMU riguardante questa fattispecie, che questa amministrazione ha scelto di mantenere servizi importanti a costi contenuti”.
QUESTIONE DI PRIORITÀ – “Le priorità di Merli sono evidentemente differenti – incalza ancora l’assessore al bilancio nel comunicato – ma io non ipotizzo certo di chiudere un asilo nido, ridurre gli interventi di inclusione sociale, ossia tagliare servizi. Allo stesso modo ritengo non più differibili sine die alcuni interventi di manutenzione nel nostro territorio, tuttavia i vincoli del patto di stabilità uniti ai tagli che continuano ad interessare le risorse spendibili da parte delle amministrazioni comunali, impongono una serie di azioni e scelte che vogliono salvaguardare i livelli finora garantiti. E, a meno di non ipotizzare interventi sulla contribuzione richiesta alle famiglie per l’accesso ai servizi a domanda individuale (aumentando il costo dei così detti ‘tempi integrati’ mense scolastiche, centri estivi) piuttosto che sulla fiscalità locale, l’unica via è effettuare una seria e rigorosa spending review andando a rinegoziare con ogni fornitore le vigenti condizioni economiche sottostanti ai rapporti in essere. Tutto ciò consapevoli – rimarca Baldelli – come è perfettamente noto anche all’opposizione, che a fronte di una situazione demografica che ha visto la popolazione raddoppiare in un periodo di tempo medio-lungo e parallelamente al dispiegarsi della crisi, l’amministrazione ha già ragionato ed agito in modo etico e, pertanto, appare inverosimile pensare che esistano vere e proprie sacche di inefficienza. Siamo altresì consapevoli della necessità di operare delle scelte ed individuare delle priorità, ma con responsabilità e senza demagogia”.
L’ATTENZIONE VERSO LE FAMIGLIE – “Senza addentrarmi in riflessioni concernenti il bilancio preventivo da approvare e le sue peculiarità e vincoli – aggiunge l’assessore – questa amministrazione conferma la propria attenzione alle famiglie, alla promozione imprenditoriale ed all’aspetto occupazionale al pari della spending review; le proposte della Giunta in materia di Tari e Tasi che porteremo all’esame del Consiglio vanno in tal senso. Se poi riusciremo a reperire risorse – conclude Baldelli nel comunicato – reinterverremo sulle decisioni assunte in sede di Commissione. E non sarà sicuramente ‘troppo tardi’”.