Lucia Fantauzzi è la vincitrice del concorso “Umami, dai forma al quinto gusto“, aperto alle scuole di design (ABA, IID, NID) e promosso dall’architetto Bianca Susanna, titolare dell’azienda Legnomagia di Perugia: la giovane studente del NID di Domodossola che ha presentato la realizzazione “Ginger e Fred”, tavolozza con fori sagomati ed indicati graficamente, per sostenere la flute ed i bicchierini con le stuzzicherie proposte nei cocktails. “Mi sento un po’ piccola – ha commentato la vincitrice – ma sono contentissima”. Fantauzzi è stata premiata al termine di seminario ricco di spunti di riflessione e soprattutto “ottimista”, svoltosi lunedì 28 aprile al Teatro della Filarmonica di Corciano nell’ambito della Mostra DUG – Design umbro ultima generazione (fino al 4/5 Chiesa di San Francesco), che con una panoramica su 18 professionisti umbri, fotografa un settore che costituisce nella regione una nicchia vivace e feconda.
MATTEO RAGNI – Ospite d’onore dell’iniziativa, incardinata nel programma de ‘La Primavera di Corciano’, avviato il 25 aprile, Matteo Ragni famoso designer milanese (Compasso d’oro ADI 2001), che rivolgendosi agli allievi delle Scuole di design (ABA, IID, NID) ha evidenziato “non piangiamoci addosso, ogni generazione ha le sue grazie e disgrazie. Trovarci in Italia e, in questo caso in Umbria, significa non farsi spaventare dalle distanze, la distanza spesso è mentale. Da quando il mondo è collegato, noi siamo al centro del mondo. Da studente di architettura, già sapevo che volevo realizzare oggetti, e sperimentavo il miglior approccio alla produzione, come un perfetto autodidatta; per darvi la carica ora vi dico, iniziate a rapportarvi e continuate a farlo con l’artigianato e le nuove tecnologie”.
MEMORIA E CONFRONTO – Senza sminuire il valore della scuola, importante per sviluppare il percorso intrapreso, fornire conoscenze sulla tradizione ed anche su aziende storiche del territorio di appartenenza, Ragni ha sollecitato ed auspicato che quanti intendono il design come la propria professione, sappiano fare del “confronto con le aziende storiche un atto dovuto. Il rispetto per la storia deve essere massimo, ma noi siamo chiamati a progettare per il futuro. La memoria può dare uno scatto progettuale in più. Però non si può prescindere – ha concluso – in un’epoca in cui purtroppo ‘esisto’ se sono pubblicato sul blog, da laboratori come quello di oggi, in cui le persone possono incontrarsi e parlare. Mettere insieme allievi, docenti, aziende, istituzioni e testimonial è un buon punto di partenza”.
SCAMBIO E VALORIZZAZIONE – Di necessità di confronto e scambio hanno parlato pure gli alti relatori. Ubaldo Grazia, ultimo erede della più antica fabbrica di maioliche di Deruta, senza negare le difficoltà che l’attuale congiuntura provoca su una realtà storica e prestigiosa come quella da lui rappresentata, ha riconfermato la disponibilità ad accogliere in fabbrica gli studenti, per mostrare loro il percorso progettuale e produttivo. Ha poi parlato, tra l’altro, di valorizzazione della qualità insita nei nostri prodotti, di rispetto della tradizione con l’occhio aperto al nuovo e della necessità di penetrare nuovi mercati, annunciando, a breve, una sinergia con Oscar Farinetti di Eatitaly conosciuto a New York negli incontri promozionali concomitanti con la presentazione di Umbria Jazz. “La consapevolezza dell’essere design è cambiata – ha inoltre evidenziato Alessandro Fancelli, Presidente ADI Umbria (Associazione per il disegno industriale) – se in passato era prioritario ed esclusivo il rapporto con l’azienda, ora si sta accorciando la filiera ed il designer è produttore, commerciante, procacciatore e sperimentatore di mercati. Sta poi aumentando la conoscenza della tecnologia e solo il fatto di essere in grado con stampanti 3D di realizzare in casa un prototipo apre nuovi orizzonti”.
UMBRIA IN CINA – Sul progetto “Cina 2013 — Showroom Casa Umbria – Shanghai” si è intrattenuto il designer Marco Tortoioli Ricci, di Perugia, per il quale resta fondamentale che istituzioni politico culturali ed aziende operino insieme. “Sul design pesa la responsabilità politica di una comunità – ha ribadito – senza coinvolgimento il design è morto, perché deve riuscire ad influire sulla vita di una persona”.
IL COMUNE – L’assessore alle attività culturali del Comune di Corciano, Lorenzo Pierotti, riconfermando che la Mostra DUG avrà sicuramente un prosieguo sul territorio, ha assicurato che un primo lotto produttivo di “Ginger e Fred” sarà acquistato dal Comune e diffuso per le prossime manifestazione autunnali, “Corciano castello diVino” e “Corciano Dolce Borgo”.