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giovedì 21 Novembre 2024
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Contrasto alla ludopatia, M5S e PD si fronteggiano a colpi di mozione

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ludopatiaNon sono mancati spunti di riflessione nella discussione in consiglio comunale di lunedì sul contrasto a ludopatia e gioco d’azzardo, anche se la sensazione è di una occasione mancata.
L’assemblea ha avviato un percorso per affrontare un disagio che colpisce tanti individui e famiglie anche a Corciano ma il tutto è stato rallentato da una scaramuccia politica.

LA MOZIONE DEL M5S – All’ordine del giorno era prevista una mozione (scarica qui) delle consigliere del Movimento 5 Stelle Simonetta Checcobelli e Paola Bianchi che in sostanza prevede un osservatorio comunale sul fenomeno, bollini di qualità agli esercizi pubblici che rinunciano ad ospitare slot machine, la tracciabilità fiscale dei giocatori, iniziative di prevenzione e formazione e più in generale la richiesta al governo nazionale di regole più stringenti contro il gioco d’azzardo.

LA MOZIONE DEL PD – Appena tre giorni prima della convocazione del consiglio comunale il Partito Democratico, con la capogruppo Emanuela Boccio, ha presentato una integrazione all’ordine del giorno con una mozione (scarica qui) che tratta lo stesso argomento e punta sulla collaborazione di associazioni di categoria, forze dell’ordine, Prefettura e Fondazione Umbria Contro l’Usura per costituire un gruppo di contrasto al fenomeno. Il documento inoltre impegna il sindaco e la giunta ad aderire al “Manifesto dei sindaci per la legalità e contro il gioco d’azzardo”.

LA GUERRA DELLE MOZIONI – Vista l’analogia delle mozioni si è deciso (non senza malumori) di procedere con una discussione unica e di votarle separatamente. Tuttavia il dibattito si è incentrato più sulla compresenza delle due mozioni simili che sui loro contenuti. Checcobelli ha lamentato l’atteggiamento di una parte del consiglio “che – ha detto – mira solo a prendere medaglie presentando mozioni fotocopia con lo scopo di far bocciare quelle dell’opposizione”. In poche parole Checcobelli ha spiegato che il PD piuttosto che intraprendere la strada degli emendamenti e permettere la discussione e il voto di un documento del M5S, ha preferito presentarne uno nuovo di suo pugno.
La scelta del PD ha ricevuto le critiche non solo dell’opposizione – in particolare Luca Merli di Forza Italia – ma anche della maggioranza con gli interventi di Fabrizio Brunelli di Rifondazione e Mario Taborchi di Sel, il quale ha sottolineato che sarebbe stato meglio procedere per emendamenti ed ha proposto il rinvio delle votazioni.
Alla discussione è intervenuto anche il sindaco Cristian Betti spiegando che da parte del gruppo di maggioranza non c’è stato alcun tentativo di sabotaggio e che semplicemente il testo del M5S non era emendabile.

CRITICHE ALLA TRACCIABILITÀ DEL GIOCATORE – In merito al punto 4 della mozione del M5S che prevede la tracciabilità del giocatore tramite una carta ricaricabile e relativo pin che ne facilita l’identificazione si è levato un coro di critiche. A partire dal consigliere di Forza Italia Luca Merli che lo considera “un atto – ha detto – in assoluto contrasto con la libertà individuale. Se però da un lato non si può eliminare il gioco tout court, settore che dà lavoro a tanta gente, – ha aggiunto – sono auspicabili maggiori controlli ed iniziative come il protocollo fra SAPAR (Sezione Apparecchi per le Pubbliche Attrazioni Ricreative), Anci e Confindustria. Sulla dubbia costituzionalità del punto 4 è intervenuto anche il consigliere di Rifondazione Fabrizio Brunelli e la consigliere di NCD Maria Chiara Giraldo la quale ha ricordato una proposta di legge sul contrasto alla ludopatia allo studio del gruppo consiliare di NCD in consiglio regionale. Critiche analoghe al punto in questione sono arrivate anche dal capogruppo del PD Boccio e dal sindaco Betti nel suo intervento.

PASSO INDIETRO DEL M5S E RINVIO – Al termine si sono raggiunte due ipotesi su come proseguire: votare le mozioni – opzione caldeggiata dal PD – o rinviare – ipotesi come detto proposta da Taborchi. Dopo una breve sospensione il consiglio è rientrato in aula votando il rinvio degli atti in commissione consiliare dopo che il M5S ha annunciato di auto-emendare la propria mozione aggiungendo alcuni punti della maggioranza ed eliminando il proprio punto 4, sulla tracciabilità dei giocatori, che è stato poi l’argomento più criticato dalla gran parte dei consiglieri.
Ora resta da capire se in commissione le due mozioni riusciranno a confluire in un documento unico e condiviso o se continueranno a proseguire su due binari paralleli. Vista la delicatezza e l’interesse generale del tema, non sarebbe male veder realizzata la prima opzione.

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