Imprenditoria, Europa, Renzi. È un Brunello Cucinelli a tutto campo quello che ha partecipato sabato sera alla trasmissione “Otto e Mezzo” condotta da Lilli Gruber su LA7.
COMPETITIVITÀ – Nell’ultimo anno – ha detto Cucinelli parlando degli scambi in Borsa – gli investitori internazionali, anche i più autorevoli, ci vedono in un modo diverso. Non vi è nessun veto verso l’Italia ma ci sono certi prodotti di fascia media per i quali non siamo più competitivi. Bisogna avere coraggio – ha aggiunto l’imprenditore di Solomeo – di innalzarci investendo nella dignità di chi lavora e di chi genera creatività.
CRISI – “Oggi un grande imprenditore, che dopo 40 anni si ritrova a non essere più competitivo, si sente demoralizzato. Io se fossi un ministro – ha osservato – eliminerei la parola ‘fallimento’ perché se non vi è dolo è possibile trovare una soluzione diversa”.
EUROPA – “L’Italia non starebbe meglio se uscisse dall’Euro – ha risposto Cucinelli alla domanda di Gruber su questa eventualità – io credo che per l’Europa e per l’Italia il miglior tempo debba ancora venire ma ad una condizione: siccome io credo che la rinascita sia partita, bisogna avere il coraggio di essere illuminati”.
RENZI – “Se dovessi chiedere una cosa a Renzi ma non solo a lui – ha aggiunto Cucinelli sulla politica italiana – chiederei di non lavorare solo per esser rieletto, dobbiamo tornare ad avere grande rispetto per il lavoro altrui perché siamo sulla strada giusta: non posso immaginare uno straniero che non sia affascinato dai nostri manufatti, dalla nostra cultura, dal nostro modo di vivere. Il rinnovamento è partito”.
In studio anche il giornalista Vittorio Feltri ed il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Il primo si è dimostrato favorevole ai concetti espressi da Cucinelli; più scettico il secondo che comunque ha apprezzato l’ottimismo dell’imprenditore umbro.