Un “confronto cordiale e costruttivo” nel corso del quale è stata condivisa la necessità di stilare, a brevissimo, un documento ufficiale, un protocollo appunto, per l’implementazione del monitoraggio della discarica, nel quale vengano stabilite e specificate tutte le azioni da approntare, e di approntare un piano della comunicazione, dove i dati raccolti dai soggetti tecnici, TSA ed ARPA, possano essere largamente partecipati anche ai cittadini ed alle associazioni, nel rispetto delle differenze di competenze e responsabilità. Questo il commento del sindaco di Corciano Cristian Betti all’indomani dell’incontro con i responsabili di ARPA Umbria, del Dipartimento Prevenzione USL Umbria1, dell’ATI2, dell’azienda TSA gestrice dell’impianto (dalla superficie di 40.000 mq, riceve circa 113t di rifiuti al giorno, producendo 50 mc/giorno di percolato – ndr), dei Comitati di cittadini – la presa di posizione di Lucio Pala, presidente dell’Osservatorio Borgogiglione – e con i colleghi amministratori degli altri due Comuni interessati alla discarica, Magione e Perugia.
LA SODDISFAZIONE DI BETTI – “Siamo molto soddisfatti, sicuramente la strada intrapresa è quella giusta. Nel giro di pochissimo tempo, diciamo entro un mese il Protocollo avente ad oggetto la discarica di Borgo Giglione, sarà definito nei dettagli, a coronamento di un percorso molto sentito. L’attenzione alla salute a 360° deve andare ben oltre gli slogan ed i proclami – aggiunge il sindaco – Credo fondamentale farla passare attraverso valutazioni di carattere chimico – biologico e degli eventuali rischi per tutti i soggetti esposti, avendo poi ben presente una marcata sensibilità ambientale. Prima di essere amministratori, siamo fruitori del territorio – ribadisce – ed ovviamente, ai motivi di preoccupazione ed alle istanze di approfondimento provenienti dalla comunità, che qui vive ed opera, va data voce. Nonostante non siano emerse fino ad oggi particolari criticità nell’impianto, è necessario agire nella massima trasparenza e dialogo, all’insegna del principio di interesse condiviso e con un’ottica preventiva”.
ULTERIORI CONTROLLI – “Pertanto – prosegue Betti – come emerso nel corso dell’incontro, si ritiene necessario abbinare a quelle buone pratiche di gestione, assicurate tanto da ARPA che da TSA, ulteriori controlli, in relazione ad esempio alla geomembrana, quello strato di materiale sintetico utilizzato per impermeabilizzare il fondo della discarica dal percolato e come copertura superiore, così da impedire l’infiltrazione dell’acqua negli strati inferiori, senza dimenticare le falde acquifere profonde, le emissioni in atmosfera, gli odori. Penso, inoltre, non debbano essere sottovalutate anche quelle operazioni di routine riguardanti il buon utilizzo dei mezzi, il rispetto delle normative e quant’altro necessario per il buon funzionamento dell’impianto stesso. L’auspicio – conclude il Sindaco – è che i soggetti coinvolti, chiamati a breve ad una riunione tecnica per dettagliare concretamente il Protocollo, considerino il rapporto sinergico in essere come un primo step operativo, in grado di coinvolgere, successivamente, anche altri possibili interlocutori, sempre nelle necessità di approfondimento delle problematiche relative all’impatto ambientale ed alla valutazione dei rischi sulla salute”.