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venerdì 22 Novembre 2024
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Giorno del Ricordo, un ordine del giorno per non dimenticare le foibe

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foibeLe foibe “non rappresentano una tragedia a senso unico e noi abbiamo il dovere di raccontare la storia, i fatti. Questo è l’unico modo per alimentare la conoscenza della verità e anche la consapevolezza che dalla violenza non può che nascere altra violenza e la riconciliazione e la pacificazione nascono dall’autocritica e non certo dall’autoassoluzione”. È quanto si legge nell’OdG presentato in nome dell’intera coalizione di centrosinistra da Emanuela Boccio, capogruppo del PD in Consiglio Comunale di Corciano.

LA TRAGEDIA – La coalizione chiede che il documento sia inserito e sottoposto a votazione nella prossima seduta dell’Assemblea legislativa, nell’imminenza del ricordo della tragedia occorsa sul finire della seconda Guerra Mondiale lungo il confine orientale, a italiani, 350mila esuli e forse più di 10mila vittime delle Foibe. Una tragedia che dal 2005, con una legge dello Stato, l’Italia ricorda ogni 10 febbraio.
Per motivare l’affermazione, Boccio ripercorre il contesto in cui si svilupparono tali drammatici eventi, dicendosi convinta che non ci si può limitare “solo al periodo successivo all’armistizio, ma si devono necessariamente comprendere gli oltre venti anni di politica nazionalistica di repressione e negazione dell’identità attuata ai danni delle minoranze slave da parte del regime fascista e anche prima”.

ONESTÀ INTELLETTUALE – “Per dovere di storia e per onestà intellettuale – aggiunge Boccio – bisogna dire che il movimento comunista iugoslavo e perciò anche il Partito Comunista avevano una forte componente nazionalista ed espansionistica ed erano caratterizzati da un forte sentimento anti italiano, tanto che furono infoibati senza pietà o distinzione anche comunisti italiani e gli stessi partigiani del C.L.N”. Ribadendo che “gli episodi suddetti, sono stati gravissimi, efferati e da condannare senza alcuna riserva”, Boccio scrive che gli stessi “non devono essere utilizzati per sminuire le responsabilità dei regimi nazi-fascisti e la portata dei loro crimini, condotti in nome di un’ideologia basata sulla superiorità della razza, né tantomeno per giustificare in alcun modo la reazione dei comunisti titini e i crimini delle Foibe”.

RIGETTARE GLI ESTREMISMI – L’esponente della maggioranza prosegue ricordando che “i valori della pace e del dialogo sono l’unico metodo applicabile per assicurare la convivenza civile tra i popoli, e la ricomposizione di eventuali controversie e questioni in sospeso compete agli organismi democratici dell’Unione Europea, sede di cui Italia e Slovenia fanno parte a pieno titolo e che da poco ha visto anche l’ingresso della Croazia”.
“Bisogna condannare e rigettare ogni ideologia nazionalista che si ponga al disopra di chiunque altro, indipendentemente dal fatto che parta dal nazionalsocialismo o dal comunismo” conclude la capogruppo sollecitando “Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale a diffondere l’informazione, sulla tragedia delle Foibe affinché la coscienza civile dei cittadini italiani, specialmente dei più piccoli, cresca e si formi nella convinzione che soltanto la politica e il dialogo, sono mezzi idonei ad assicurare al pace e la convivenza civile e ad intensificare pertanto, anche presso le scuole, l’azione formativa necessaria a costruire ‘donne e uomini di pace’”.

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