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martedì 12 Novembre 2024
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Segreteria PD, l’ex sindaco e senatrice Nadia Ginetti appoggia Giacomo Leonelli

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ginetti“Le primarie sono uno strumento di democrazia interna vero, che consente di selezionare la classe dirigente del partito per ruoli apicali, cercando il maggior consenso possibile tra gli elettori di un territorio. Pertanto la corsa a tre per la segreteria regionale del partito ne è l’espressione più matura”. A parlare è la senatrice umbra del PD Nadia Ginetti, ex sindaco di Corciano, in un intervento pubblicato oggi dal Corriere dell’Umbria con il titolo “Risvegliamo l’Umbria”.
Secondo Ginetti in questo momento solo il Pd sta colmando “quel distacco che si era creato negli anni tra i vertici e la base dell’organizzazione, tra politica e società. Un partito aperto al confronto, tra un pluralismo di idee e progetti strategici di sviluppo da mettere in campo”.
“Tuttavia – prosegue la Senatrice sul quotidiano umbro – non basta dire ‘primarie’ né mettere in trincea volti giovani, per conquistare e mantenere quella credibilità persa. Bisogna mettere in campo più coraggio e determinazione a livello locale come a livello nazionale per avviare il processo di ripresa economica, con i tagli alla spesa inutile, miliardi di costi per rami di amministrazioni che gestiscono funzioni di competenza di altri rami e cosi via in un puzzle infinito. C’è la resistenza dell’alta burocrazia – prosegue l’ex sindaco di Corciano sul Corriere dell’Umbria – che detiene un potere enorme su cui ci ha richiamato anche la Conmissione Europea peraltro, un potere nel gestire fondi, potere nel dare o meno attuazione concreta alle leggi varate dal Parlamento. A livello regionale serve lo stesso coraggio. L’Umbria è piccola, ha delle risorse immense culturali e paesaggistiche con una potenzialità solo parzialmente espressa: serve una politica industriale e di valorizzazione e sostegno delle aziende manifatturiere, delle eccellenze che oggi rappresentano con il made in Italy un pezzo significativo dell’export”.
Per Ginetti “l’Umbria mediana può diventare quell’area centrale e laboratorio d’innovazione più volte richiamato e questo ha bisogno di una capacità di pianificare lo sviluppo coinvolgendo tutti i rappresentanti del mondo economico e sociale: tutti sono chiamati a responsabilità, basta con il gioco delle parti. Il sipario rischia di chiudersi con disoccupazione e mancanza di opportunità per i giovani”.
La Senatrice Ginetti continua il suo intervento nel Correire dell’Umbria dicendo che “il risultato dell’8 dicembre che ha visto stravincere il progetto di Renzi anche in Umbria, ha creato grandi aspettative di cambiamento nei modi. Leonelli è l’espressione di un tale rinnovamento, ma dovrà tener duro per i freni e i tanti tentativi di conservazione, reazionari e di vecchi schemi di potere che saranno messi in campo. Sono contenta – aggiunge Ginetti – che intorno a Giacomo si realizzi un’ampia convergenza politica ma nello stesso tempo chiedo e pretendo coerenza e senso di responsabilità. Il cambiamento dovrà manifestarsi in maniera chiara e inequivocabile a partire dalla composizione della segreteria di partito”.
Per Nadia Ginetti – che a dicembre è entrata a far parte della Direzione Nazionale del Partito Democratico – il proprio compito nel sostenere Giacomo Leonelli è di vigilare che il processo d’innovazione e cambiamento sia effettivamente perseguito con forza, “per una terra – conclude la Senatrice Pd – la nostra Umbria che deve essere risvegliata”.

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