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giovedì 21 Novembre 2024
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Furto di rame al cimitero di Chiugiana, ingenti danni. Indaga la municipale

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Nella notte fra lunedì e martedì è stato saccheggiato il cimitero di Chiugiana. Ignoti hanno portato via calate e scossaline di rame, ottantasei pezzi in tutto per un valore ancora da quantificare. Ingenti i danni.

DANNI E PROFANAZIONE – L’episodio sta creando turbamento nella popolazione residente non solo per il furto – fatto già grave di per sé – ma anche perché è stato profanato il luogo dove riposano in pace, o almeno dovrebbero, i defunti. Oltretutto i ladri hanno fatto molti danni, poiché per staccare il materiale hanno divelto i ganci rovinando il marmo delle cappelle di famiglia e dei loculi.

LA SCOPERTA – Ad accorgersi della scorribanda è stato martedì mattina il responsabile degli otto cimiteri di Corciano, che lavora alle dipendenze della cooperativa sociale Secomart. “Il cancello era accostato – racconta – ma il lucchetto era aperto. Quando sono entrato ho notato diverse lastre di marmo per terra e poi alzando gli occhi ho visto che dai tetti era stato portato via tutto il rame di decine fra cappelle e loculi”.

INDAGINI – È stato lo stesso responsabile cimiteriale ad avvertire il Comando della Polizia Municipale di Corciano che ha inviato sul posto una pattuglia. Gli agenti hanno effettuato tutti i rilievi e scattato foto. Il comandante dei vigili Marco Maccari ha disposto indagini per risalire agli autori del furto di rame. Verranno anche controllati gli impianti di videosorveglianza delle abitazioni che si trovano lungo la strada che porta al cimitero in cerca di fotogrammi sospetti.

GIRI STRANI – “I cimiteri dovrebbero essere posti tranquilli – spiega il responsabile dei cimiteri – ma non è sempre così. Spesso si notano giri strani e questa non è neanche la prima volta”. La polizia municipale infatti conferma che in ottobre c’è stato un furto sventato al cimitero di San Mariano. In quell’occasione i ladri sono stati colti sul fatto da altri addetti della cooperativa Secomart e c’è stata anche una colluttazione. Questa volta i ladri sono invece riusciti a portare via un bottino probabilmente ingente. In questi tempi di crisi il rame va a ruba per il suo valore (fra i 5 e i 6 euro al chilo) e perché è facile da rivendere al mercato nero. Non sono molti infatti i controlli effettuati presso le aziende – in questo caso probabilmente i ladri andranno fuori regione -specializzate nel riciclo del materiale in questione.

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