spot_img
giovedì 21 Novembre 2024
spot_img

Più della metà delle imprese corcianesi chiude in positivo il 2013, premiata l’innovazione

Da leggere

Nel 2013 calano fatturato e utili per molte delle 1.870 Pmi umbre che il Centro studi economico e finanziario Esg89 ha fatto rientrare nell’indagine di mercato riguardante attività con un volume d’affari compreso tra 1 e 10 milioni di euro.
Nel territorio comunale di Corciano sono 77 le società di capitali prese in considerazione nell’ambito di svariati settori tra cui il meccanico, dell’edilizia e costruzioni, del commercio, dei trasporti-corrieri logistica e dell’edilizia-impiantistica.
Il 64,94% delle imprese corcianesi chiude il bilancio in positivo: più della metà del totale. Comunque un dato sotto la media provinciale perugina che è del 72,65%.  La percentuale migliore spetta a Città di Castello con il 78,95%, segue Foligno con il 66,10% delle imprese che chiudono in positivo. Performance peggiori di Corciano riguardano i comuni di Spoleto, Gubbio e Marsciano.
Fra i comparti che hanno contribuito a definire i risultati migliori spiccano computer- informatica,  ambiente-smaltimento, tessile-abbigliamento e meccanico. Di tutti gli altri settori preoccupa la redditività: nell’ultimo anno la somma risulta negativa di oltre 100 milioni.
Complessivamente in Umbria 546 società chiudono con il bilancio in perdita, 127 delle quali particolarmente colpite dalla crisi: il 6% evidenzia un rapporto perdita/fatturato che sfora il 10%. Rassicurante il 70% sul totale (1.870) che registra un utile d’esercizio variabile tra i 100.000 e i 500.000 €.
Giovanni Giorgetti, amministratore delegato di Esg89, spiega come siano le realtà che hanno saputo ridefinirsi sotto il profilo dei processi produttivi quelle che hanno conseguito risultati migliori. Nello specifico è l’investimento sul marketing, sull’innovazione di processo e prodotto e sull’internazionalizzazione a premiare 922 aziende umbre che fatturano sino a 3 milioni di euro sfruttando dinamicità e mercati esteri. Per altre che operano in settori saturi legati ai consumi interni il futuro appare più che mai incerto.
Giorgetti conclude con un monito: “L’avvenire delle Pmi umbre dipende dalle politiche governative di sviluppo tanto agognate e dalla disponibilità delle banche all’apertura di credito in favore delle attività produttive. Qualunque altra soluzione renderebbe vani gli sforzi degli imprenditori.”

Corcianonline è accessibile liberamente e senza costi.
Ciò è possibile anche grazie al supporto di coloro che ci sostengono, convinti che un'informazione accurata sia fondamentale per la nostra comunità.
Se hai la possibilità, unisciti al nostro sforzo con una semplice donazione.





Può interessarti anche

Cerca nel sito

 

Ultime notizie

spot_img