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giovedì 21 Novembre 2024
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Colle della Trinità, bocciato l’ampliamento del chiosco ma l’Associazione vigilerà

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colletrinL’Associazione Colle della Trinità, costituita in Perugia il 25 febbraio 1997, comunica quanto segue.
In data 05.02.2004, l’Associazione Colle della Trinità impugnava innanzi al TAR dell’Umbria la delibera del Consiglio Comunale n. 183 del 28/10/2003 con la quale il Comune di Corciano approvava il PRG/parte strutturale e la delibera n. 184 con il quale veniva approvato il PRG/parte operativa.
Le dette delibere riguardano fra l’altro la individuazione di una Zona Pra 48 ( …area pubblica posta sulla sommità della collina di Monte Malbe, nella quale risulta essere presente un chiosco precario per la distribuzione di alimenti …) e vi prevedono la realizzazione di un vero e proprio edificio adibito a pubblico esercizio, con volume edificabile di 800 mc e altezza massima a valle di m 5,50.

Con sentenza N. 278/2005 il TAR dell’Umbria ha annullato il PRG nella parte appena riportata.
Il Comune di Corciano ha impugnato tale statuizione innanzi al Consiglio di Stato.
Con sentenza depositata in data 2.12.2013, il Consiglio di Stato Sezione IV, ha rigettato l’appello interposto dal Comune di Corciano, confermando la decisione del TAR dell’Umbria e così mettendo definitivamente fine ad una annosa vicenda, che aveva visto l’Associazione Colle della Trinità costretta a ricorrere alle vie giudiziali, al fine di evitare il deturpamento di una delle zone verdi più suggestive della montagna perugina.

Preme evidenziare inoltre come la motivazione della sentenza del Consiglio di Stato sia ancor più aderente alle tesi sostenute sin dal primo momento dall’Associazione. Difatti così recita la statuizione del massimo giudice amministrativo: “…omissis… da quanto precede consegue che il successivo art. 65, nella parte in cui ricomprende la scheda della zona Pra 48 ammettendo la realizzazione, in luogo del chiosco precario esistente, di una nuova costruzione destinata a pubblico esercizio, con propria volumetria ed altezza ….. per giunta indipendente da quelle del manufatto esistente, si pone in diretto ed insanabile contrasto con le prescrizioni della parte strutturale e segnatamente con l’art. 9 delle relative N.T.A, che vietano espressamente l’edificazione, ammettendo le sole strutture a titolo precario necessarie al godimento dell’area”.

L’Associazione Colle della Trinità – rappresentata e difesa dall’avv. Pierluigi Coruzzi – pur prendendo atto della definizione favorevole della fase giudiziale, tiene tuttavia a sottolineare che continuerà nella propria opera di vigilanza per la tutela dell’area in questione.
In entrambe le fasi di giudizio è intervenuto, a sostegno delle tesi dell’Associazione, il WWF Italia – Onlus.

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