Il 2 dicembre 2013 è stata depositata la sentenza del Consiglio di Stato (guarda) che boccia gli articoli 64 e 65 delle Norme Tecniche di Attuazione, parte operativa, del Piano Regolatore del Comune di Corciano. I suddetti articoli definiscono le zone Pra ovvero aree di recupero edilizio e ambientale. La sentenza è tuttavia limitata alla previsione relativa all’edificabilità nella zona Pra 48, sulla sommità di Monte Malbe, di un fabbricato per la somministrazione di alimenti e bevande, con annnessa sistemazione esterna, in sostituzione di un precario chiosco esistente. L’edificio avrebbe dovuto sorgere nel parco del Colle della Trinità – zona vincolata con vincolo paesaggistico e adibita a verde pubblico -, avere una cubatura massima di 800 mc e una altezza fino a 5,50 m.
L’iniziativa privata aveva avuto il consenso del Comune, che ha approvato il PRG, ma la forte opposizione dell’Associazione Colle della Trinità, fondata da alcuni residenti, che ha sempre ritenuto il progetto non adeguato al contesto. La diatriba va avanti da una quindicina di anni: già nel maggio del 2005 il Tar dell’Umbria (leggi la sentenza), a cui si erano appellati i residenti, si era espresso contestando i due articoli e asserendo che nella zona in questione erano possibili solo interventi di recupero e non nuove edificazioni. I giudici amministrativi, all’epoca, avevano ritenuto che non si trattasse di una operazione di recupero ma di un progetto per una costruzione ex novo, bocciando gli articoli.
Ora il Consiglio di Stato, a cui avevano fatto ricorso il Comune di Corciano e il titolare del chiosco, ha confermato la decisione del Tar.
“Siamo molto dispiaciuti- ci raccontano i titolari- ma ci affidiamo al Comune e alle decisioni che vorrà prendere in merito alla questione”.
Nei prossimi giorni avremo ulteriori aggiornamenti e, come sempre, vi terremo informati.
Il nuovo ristoro nel parco della Trinità bocciato dal Consiglio di Stato
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