Ci sono anche bar, tabaccherie ed abitazioni private del corcianese fra gli obiettivi della presunta banda criminale sgominata dalla Squadra Mobile di Perugia nell’ambito dell’operazione Pitbull.
LE INDAGINI – La polizia ha accertato in tutto 43 episodi fra furti e rapine avvenuti da aprile ad agosto scorsi in provincia di Perugia e nella vicina Toscana per i quali sono indagate, a vario titolo, diciannove persone undici delle quali sono state raggiunte da misure cautelari. Nove indagati sono già finiti in carcere. Si tratta di uomini e donne di origini albanesi e rumene che – spiega la questura – lavoravano in sinergia e sono accusati di furto aggravato, ricettazione, favoreggiamento e spaccio di droga.
LA REFURTIVA – Il valore della refurtiva – attrezzatura per il giardinaggio, tabacchi, generi alimentari e litri di gasolio – supera i 250 mila euro: i proventi dell’attività illecita venivano reinvestiti in droga da spacciare. La polizia ha anche individuato 41 automobili rubate che sarebbero state utilizzate anche per mettere a segno spaccate in negozi o raggiungere obiettivi che venivano precedentemente studiati durante i sopralluoghi.
A CORCIANO – Secondo quanto riporta oggi il quotidiano La Nazione fra le attività interessate da furti messi a segno o tentati ci sono anche il negozio Bottega Delizie e Capricci di Solomeo, l’azienda Umbria Bus di Capocavallo e l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Mantignana.
IL PLAUSO DI BETTI – “L’operazione della Polizia – spiega il Sindaco di Corciano Cristian Betti – rappresenta un segnale importante anche per il Corcianese, a dimostrazione della presenza di forze dell’ordine ed istituzioni sul territorio e della loro vicinanza alla popolazione. I controlli non si fermano certo qui e colgo l’occasione di ricordare – aggiunge Betti – le iniziative studiate dall’amministrazione comunale in materia di sicurezza, come l’imminente attivazione della videosorveglianza nelle zone più popolose di Ellera e del Girasole”.