Sono 135 le operazioni, dal primo gennaio 2013 ad oggi, registrate dalla società finanziaria Gepafin per la convenzione Mutui garantiti prima casa, stipulata con Regione Umbria e istituti di credito, tra cui Banca popolare di Spoleto che venerdì 25 luglio ha reso nota la sua adesione.
135 dunque tra nuclei familiari, giovani coppie e single che ora hanno un’abitazione di loro proprietà, grazie alla garanzia della Regione sui mutui ipotecari per l’acquisto della prima dimora.
Attraverso l’assessorato alle politiche abitative, infatti, la Regione ha stanziato un fondo rotativo di 2 milioni di euro, moltiplicatore 20, che permette cioè il rilascio di 40 milioni di garanzia. Dall’inizio del 2013 ad oggi sono stati utilizzati 10 milioni e mezzo di euro, a cui si aggiungono 25 milioni dal 2007, anno di avvio della misura, per un totale di 398 mutui accesi in sette anni.
LE BANCHE CHE ADERISCONO – La rinnovata convenzione, con la recente aggiunta della Bps, è stata presentata da Salvatore Santucci e Marco Tili, rispettivamente presidente e direttore di Gepafin, Stefano Vinti, assessore alle politiche abitative della Regione Umbria, e Emilio Quartucci, direttore commerciale di Bps. L’istituto bancario, insieme a Banca nazionale del lavoro e Banca Valdichiana credito cooperativo tosco-umbro, si va ad aggiungere a Unicredit, Bcc di Spello e Bettona, Ubi Banca popolare di Ancona, Credito cooperativo umbro Bcc Mantignana, Cassa di risparmio di Orvieto, Veneto Banca, Banca di Anghiari e Stia credito cooperativo, CrediUmbria e Banca popolare Etica.
I COMMENTI – “In un periodo in cui si fanno pochissime transazioni – ha sottolineato Quartucci –, è un risultato rilevante il fatto che un numero ampio di giovani coppie abbia trovato il modo di acquistare la prima casa, cosa che difficilmente sarebbe avvenuta senza la convenzione. È l’unica linea operativa rivolta ai privati con Gepafin e, anche se arrivati per ultimi, siamo soddisfatti di farne parte”. “Con Bps – ha spiegato Santucci –, attraverso l’associazione temporanea d’imprese, Ati Prisma 2, abbiamo fatto partire anche un fondo per il comparto industriale”. L’aspetto vincente della misura è la snellezza burocratica, come ha sottolineato anche il direttore commerciale della Bps, istituto che già dalla fine di questo mese rientrerà in amministrazione ordinaria. Nessun limite di età e costo delle commissioni a carico dei beneficiari a favore di Gepafin rendono “incomparabili i dati umbri – ha detto Tili – con quelli del rispettivo fondo nazionale”. La convenzione può essere richiesta da tutti, purché residenti e con un’attività lavorativa nella regione da almeno due anni consecutivi. Il reddito annuo Isee del nucleo familiare non deve essere superiore a 28mila euro e non ci deve essere proprietà di altri alloggi sul territorio nazionale. La garanzia Gepafin corrisponde al 90 per cento del mutuo concesso dalla banca e la durata massima è di 25 anni, anche se è tuttavia possibile un prolungamento. I tassi di interesse sono calmierati, con uno spread massimo aggiuntivo a seconda della durata del finanziamento. “I dati esposti oggi – ha detto Vinti – parlano di un successo, la cui impennata è avvenuta grazie al lavoro di Gepafin. La Regione poi è in procinto di lanciare una campagna di bonus fino a 40mila euro a fondo perduto per l’acquisto della prima casa, da parte di giovani coppie, nuclei monoparentali e singoli, cumulabile con la garanzia in questione. Un’iniziativa che ci aiuta a smaltire l’invenduto che in Umbria conta circa 40mila vani, che tradotti in appartamenti fanno 8mila. A fronte poi di alcune segnalazioni di cittadini a cui sono state richieste altre garanzie dalle banche convenzionate, rispondiamo con un incontro con tutti gli istituti, a settembre, per fare il punto della situazione”.