Le amministrazioni aumentano le tasse senza pensare ai redditi di lavoratori e pensionati.
Questa in sostanza la denuncia di Cgil e Spi Cgil della provincia di Perugia che insieme alla Lega Spi Cgil di Perugia hanno indetto una conferenza per spiegare le ragioni del mancato accordo con i comuni di Perugia, Torgiano e Corciano sui rispettivi bilanci 2015.
“Il nostro intento – hanno spiegato i sindacati – è quello di salvaguardare i redditi medio bassi da lavoro dipendente e da pensione a fronte dell’aumento della tassazione locale anche in conseguenza del taglio dei trasferimenti dallo Stato agli enti locali; un altro obiettivo – hanno aggiunto – è quello di rendere il più possibile omogeneo a livello territoriale le esenzioni e il carico di tassazione e tariffe”.
L’ACCORDO CON L’ANCI E COSA PREVEDE – A questo scopo i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e i segretari generali dei pensionati il 26 giugno scorso hanno firmato un protocollo d’intesa con l’ANCI Umbria, l’Associazione dei Comuni Italiani.
I punti qualificanti di quell’accordo – si legge in un comunicato – prevedono una progressività nelle esenzioni IRPEF e una soglia di esenzione compresa tra 12.500 e 15.000 euro lordi, il recupero dell’evasione fiscale, l’ISEE come base di calcolo per imposte, tariffe e tasse comunali, risorse aggiuntive da parte dei bilanci comunali da destinare a soggetti non autosufficienti e all’incentivazione del volontariato e dei centri di aggregazione per gli anziani.
I RAPPORTI CON IL COMUNE DI CORCIANO – Per il comune di Corciano – scrive la Cgil – prendendo positivamente atto della invarianza della spesa sociale rispetto al 2014, della riduzione della Tasi (dal 3,3 per mille al 3,1 per mille) e dell’impegno della stipula del patto antievasione con l’Agenzia delle Entrate, non riteniamo che ci sia stato un impegno per introdurre un aumento dell’esenzione IRPEF fermo a 9.000 euro lordi e la progressività per scaglioni di reddito. Prevedendo differenziazioni tra redditi da lavoro dipendente, da pensione e da lavoro autonomo o da impresa, la diminuzione delle entrate sarebbe minima.
La contrattazione con il comune di Corciano per noi non è chiusa ma intende continuare sulla base di un impegno per una rimodulazione diversa dell’addizionale IRPEF, anche in sede di assestamento di bilancio.
GLI ALTRI DUE COMUNI – Il comune di Torgiano, con cui ci sono stati incontri informati – scrive la Cgil – non ha convocato i sindacati, nonostante il sindaco ricopra la carica di vice presidente dell’Anci.
Per il comune di Perugia la situazione è grave, in quanto oltre a non operare diminuzioni delle imposte, come quasi tutti i comuni (è di questi giorni l’allarme lanciato dalla Corte dei Conti sull’incremento progressivo della pressione fiscale da parte dei comuni), ha presentato un bilancio di previsione 2015-2017 imperniato su forti tagli alla spesa sociale.